Ferro3

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Ferro3 è un film Coreano, e  se non l’avete visto vi prego di non storcere il naso, perché è un film con la F maiuscola, un film che rapisce, incuriosisce e si lascia guardare tutto in un fiato. 

Ferro3 racconta la storia di un ragazzo, Tae-suk, che va in giro con la sua moto, posiziona dei volantini sulle porte di alcune case, per poi abitare per pochi giorni quelle che hanno ancora il volantino attaccato, perché sono ovviamente vuote. Tae-suk vive in queste case come se fossero sue, aggiusta ciò che è rotto, guarda le foto di famiglia. Del suo passaggio non c’è traccia, a parte qualcosa che prima non funzionava.

Un giorno commette  l’errore di entrare in una casa che non è realmente vuota, ma abitata da Sun-hwa, una donna ‘quasi invisibile’ che vive con un marito-patrone violento. Tra i due scatta subito una scintilla, un legame,  che li porta a fuggire da quella casa ed ad iniziare un percorso insieme fatto di case vuote, silenzi e gesti. I due protagonisti sono muti ed invisibili, non parlano tra di loro, non parlano con gli altri. Per comunicare non è  necessario l’uso della parola, due persone che vivono in simbiosi possono farlo anche solo con uno sguardo o con un gesto. 

Ferro 3 è un film molto particolare, dove le uniche parole che lo spettatore udirà sono poche battute dei personaggi secondari, è un film ben recitato, non tutti sono in grado di rendere sensazioni, emozioni e di trasmettere tanto senza dire una parola, dove la mimica facciale e corporea sono indispensabili e necessarie per la sua riuscita. 

Da vedere assolutamente, il film merita, è insolito ed originale, stupenda la regia di Kim Ki-duk ed interessante la fotografia. 

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Commenti

Vero, é un film molto bello e particolare.

i film orientali hanno sempre un retrogusto strano, che non dispiace però.

Ritratto di viconia

Si infatti è così :)  sempre se non ci sia aspetta l'action movie e si riesce a guardare una storia con una narrazione più lenta e meno dinamica rispetto agli standard occidentali.

Ti ricorderò in ogni gesto più imperfetto. Ogni sogno perso e ritrovato in un cassetto.