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A passionate woman

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Come si può immaginare dal titolo questa miniserie, suddivisa in due episodi, della BBC parla di passione.  

La protagonista è una donna sposata e con un figlio piccolo. Una donna infelice della sua vita coniugale,  spenta e con un marito pigro. Durante le sue serate libere Betty esce con sua sorella, una di queste sere incontra  Alex, marito di una vicina di casa.

Quest’incontro sarà l’inizio di una relazione extraconiugale, sempre sul filo del rasoio,  che farà scoprire a Betty cosa vuol dire amare, cosa vuol dire la passione.

Ma se nel primo episodio viviamo la sconvolgente e travolgente storia d’amore che lega la bella Betty al tenebroso Alex, una passione che   fa abbandonare alla donna tutte le   convinzioni e i principi morali con cui è cresciuta, nella seconda parte c’è un netto cambio di registro.

Sono trascorsi 30 anni, Betty vive ancora con il marito, il loro unico figlio è adulto. Betty ha un forte legame con il ragazzo, è tutto ciò che conta per lei, ha vissuto per il figlio.

Quando scopre che il giovane, che sta per sposarsi, ha deciso di trasferirsi in Australia dopo le nozze, la donna crolla. Non ha niente altro per cui vivere. Non ha più Alex, il cui ricordo è sempre presente, non avrà più l’amato figlio e sua unica ragione di vita.

A Betty resterà solo il marito, sarà sufficiente la sua presenza nella vita della donna?

Le due parti sono molto diverse tra loro, come registro di narrazione e come situazioni, ma ripercorrono la vita di Betty per un lungo lasso di tempo.  Da una parte c’è la donna giovane, appassionata, una storia di tradimenti, dall’altra una donna che è diventata l’ombra di se stessa, forse ancora più triste e spenta della Betty prima dell’arrivo di Alex nella sua vita.

A passionate woman, ispirato ad una storia vera è comunque una bella miniserie. Non so se l’abbiano tradotta in italiano, ma per chi può e vuole consiglio di vederla. 

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7

Suits - prima stagione

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Suits è un legal – drama ambientato a NY, un altro legal molto simile a altri telefilm dello stesso genere. Ho recuperato di recente la prima stagione, l’unica ad essere già andata in onda oltreoceano e sono in attesa della seconda. 

Mike Ross è dotato di una memoria eidetica, tema già sfruttato in alcuni telefilm tra cui Chuck e  Psych. Mike guadagna soldi sostenendo gli esami di ingresso alla facoltà di legge per conto di studenti che non riescono a superarli. Quando il suo amico per la pelle, Trevor, gli chiede di fare una losca consegna  in una camera di un hotel Mike lo asseconda.  

Per fortuna Mike si accorge della presenza di alcuni poliziotti, capisce di trovarsi in una trappola e per dissimulare il motivo della sua presenza nella struttura alberghiera, finisce per fare un insolito colloquio di lavoro per uno studio legale .

Harvey Specter, sorpreso dalle capacità del ragazzo e cosciente che Mike non ha realmente una laurea in legge presa ad Harvard, lo assume lo stesso come associato junior.

Da qui prenderanno poi il via le vicende personali di Mike, il suo nuovo lavoro, i nuovi colleghi e il suo rapporto con Harvey.

Il telefilm si presenta in  maniera intelligente, con dei personaggi ben caratterizzati e un’ottima tecnica di realizzazione. Battute pungenti e citazioni famose di film sono spesso presenti nei copioni. 

Il telefilm nel complesso è gradevole, i due protagonisti hanno una buona interazione e anche il resto del cast è stato scelto in maniera oculata.

Però, nonostante le premesse entusiastiche di chi me l’ha consigliato,  Suits non mi ha pienamente convinta.

A volte i dialoghi tra i personaggi sono troppo veloci e non riesco a stargli dietro;  ma non solo i dialoghi è  un po’ tutto il telefilm  ad essere molto veloce. Io l’ho visto in lingua originale con i sottotitoli, ne vedo tanti di telefilm così, è la prima volta che mi capita di dovermi fermare e tornare indietro perché non son riuscita a seguire tutto.

Una cosa che non mi ha convinto, in dodici episodi, ogni causa portata avanti di Harvey e Mike viene vinta sempre. Spesso, come accade nei più classici dei cliché, c’è un lampo di genio a pochi minuti dalla fine che risolve una situazione complicatissima e senza speranza.

Anche i migliori avvocati possono perdere una causa, e perderne anche solo una su tutte quelle affrontate renderebbe umana la figura di avvocato, lo renderebbe reale.In Suits Harvey sembra essere un superuomo imbattibile.

Veniamo al personaggio di Mike, che secondo me è quello più interessante di tutta la serie, però, si perché c’è un però: ma a NY quando assumono, specialmente in uno studio legale, un controllo delle credenziali, che ne so, della laurea in legge, non si fa?

Non solo, in dodici episodi Mike combina un bel po’ di pasticci e ne esce sempre miracolato e sempre con una ‘seconda possibilità’. Allora mi chiedo: non controllano le credenziali ed hai possibilità pressoché infinite dopo gli errori commessi, dove sono nella realtà studi legali tanto tolleranti?

A questo punto non mi resta che aspettare la messa in onda della seconda stagione per vedere se davvero sono così imbattibili come sembrano.

 

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6

The Dresden Files

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Solo dodici episodi disponibili per questa serie televisiva statunitense. La storia di The Dresden Files è tratta da una serie di romanzi di Jim Butcher e narrano le vicende di Harry Dresden, l’unico investigatore-mago presente a Chicago. 

Harry collabora con la polizia per risolvere casi che non trovano una spiegazione nella ‘normalità’, ma accetta anche casi da privati. Il detective ha acquisito i poteri dalla madre, morta di parto dandolo alla luce, e non sempre riesce ad utilizzarli al meglio.

Con l’andare avanti degli episodi iniziano a chiarirsi molti punti oscuri di questa versione fantasy di Chicago, peccato che a causa degli ascolti bassi la serie sia stata chiusa quando si stava iniziando a comprendere meglio la storia del protagonista e della sua famiglia.

Harry ha un assistente, Bob, un fantasma la cui essenza è relegata all’interno di un teschio e   non può allontanarsi troppo dalle ossa che lo ospitano. Bob è una discreta spalla del protagonista.

Il telefilm risulta carino, gradevole, a volte fastidioso per le riprese a spalla. 

Peccato che spesso si ricorre al lavoro di investigatore privato quando si creano personaggi che vivono in ambientazioni simili [Angel, Blood Ties, Moonlight , Lost girl… ].

Il mio consiglio è quello di guardarlo se vi piacciono le storie fantasy condite di magia, ma di non appassionarvi troppo visto che la storia viene troncata di netto, e per quanto c’è il caso dell’episodio, c’è comunque una controparte dedicata alla vita del protagonista che resta sospesa.

 

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6

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